Ma oggi la Chiesa celebra, in Oriente e in Occidente, la festa dell’Esaltazione della Santa Croce, cioè dell’efficacia redentiva dell’amore di Dio, solidale con il dolore dell’uomo. Così anche il segno di Caino (Gen 4,15) si rivela segno di speranza offerta a ogni uomo o donna, creature redente dal sangue di Cristo e da Lui innestate nella vita di Dio.
Nessuno ci tolga quella croce (cioè quella speranza) dall’anima. E neanche dagli occhi. Senza paura di chiamare le cose col loro nome, ma ci riconosciamo fratelli solo se impariamo a guardarci come ci guarda Dio.