Quello attuale è un tempo di pentimento e rimpianto, per riconciliarsi dal peccato e tornare a Dio, perdonare ed essere perdonati. Il coronavirus è un segno per costruire relazioni sane con Dio. È una grande occasione per essere misericordiosi verso tutte le creature viventi, come afferma San Luca (6:36). "Sii misericordioso come il tuo Padre celeste è misericordioso".
Data la situazione presente del mondo, il coronavirus si è diffuso anche in Pakistan. Tutti soffrono, ma specialmente quelli che ne sono colpiti e molti sono i morti a causa di questa epidemia. Molti giovani dottori, suore e sacerdoti hanno rischiato per servire l'umanità in questo momento pericoloso e hanno offerto la loro preziosa vita a Dio salvando le altre anime. La loro morte è una grande perdita per la Chiesa e anche per il governo.
A causa del coronavirus siamo chiusi in casa. Molte zone del Pakistan come Karachi, Islamabad, Lahore, Faisalabad e Multan sono sigillate.
Io appartengo alla comunità di Multan. Nella situazione attuale, se guardiamo al livello di istruzione degli studenti, stiamo peggiorando, perché le scuole sono chiuse e anche a noi non è permesso chiamare i nostri insegnanti.
Mentre stiamo a casa stiamo facendo del nostro meglio. Ad esempio, ogni insegnante ha creato un gruppo degli studenti di ogni classe, stiamo inviando loro i compiti tramite WhatsApp e alcuni insegnanti stanno facendo l loro lezioni su Google Meet e su Zoom. Per quegli studenti che non hanno alcuna possibilità di una connessione internet, prepariamo gli appunti e li lasciamo in ufficio, così uno per uno vengono con i loro genitori e prendono i loro appunti. In questo modo stiamo cercando di coinvolgere gli studenti nell'istruzione utilizzando la tecnologia moderna in un modo migliore e ci teniamo anche in contatto con i loro genitori. A volte i genitori condividono le loro preoccupazioni economiche, finanziariamente sono molto poveri e per questo non pagano le rette nelle nostre scuole. Qualche volta perdono la speranza, ma noi li incoraggiamo e li guidiamo ad avere fiducia in Dio, è Lui che può risolvere i nostri problemi. Assicuriamo loro che stiamo pregando per loro.
Stiamo coinvolgendo il nostro personale domestico in diverse attività. Qualsiasi appello che riceviamo dal Santo Padre, lo condividiamo con loro. Ad esempio, nel mese di maggio, il papa ha chiesto una giornata di digiuno e preghiera per la fine della pandemia, così anche i nostri aiutanti ci lo hanno seguito. Noi e i nostri aiutanti abbiamo recitato il Padre Nostro il 25 marzo alle 12:00 secondo la richiesta del Santo Padre. Ispiriamo i nostri collaboratori a pregare con le loro famiglie e facciamo lo stesso nella nostra comunità.
Di notte alle 21:30 abbiamo seguito l'adorazione e recitato il Santo Rosario con il Santo Padre attraverso i canali multimediali. Alle 17:30 abbiamo avuto un'ora di adorazione in cui abbiamo mostrato diversi simboli dell'universo come menzionato nella “Laudato Sii”. Abbiamo letto i diversi passaggi di questo documento e abbiamo recitato il Rosario per tutte le intenzioni del Santo Padre.
Nel mese di maggio gli altri anni recitavamo il rosario di fronte alla grotta di Maria, cui partecipavano anche persone esterne alla comunità; e il 31 maggio, nella festa della visita di Maria a Santa Elisabetta, essi portavano la loro offerta sotto forma di cibo, denaro e veli e doni alla Madonna.
Anche quest’anno abbiamo potuto recitare il Rosario con le persone, ma non sono potuti venire in tanti a causa del coronavirus: da soli o a due per due, a seconda del loro tempo, sono venuti e hanno pregato perché hanno una grande devozione per la Madonna. Dopo il Rosario abbiamo pregato la Madonna (la preghiera alla Vergine Maria per la protezione durante la pandemia di Coronavirus) che il Santo Padre ha chiesto di recitare, abbiamo distribuito la preghiera alla gente in modo che a casa possano pregare la Madonna. Nella comunità preghiamo sempre di più dal giorno in cui è iniziato questo virus. Abbiamo iniziato un'ora di adorazione ogni giorno, per la fine della pandemia e recitiamo la coroncina della misericordia per chiedere la misericordia di Dio.
La delegata ha chiesto che anche durante il lockdown si trovi il modo di essere in contatto con il nostro popolo attraverso diversi mezzi di apostolato per essere loro di sostegno e consolazione e nutrire la loro fede perché siano cristiani autentici, forti e fedeli al Signore fino all’ultimo respiro.
Così abbiamo pensato di prendere delle frasi della nostra fondatrice, Luigia Tincani, e preparare degli MMS da inserire sulla nostra pagina Facebook intitolata: "DOMENICANE MISSIONARIE DELLA SCUOLA Pakistan". Questo deve essere il risultato del nostro studio sugli scritti della fondatrice o delle sorelle Anna Maria Balducci, Edda Ducci, Giuliana Cavallini ecc.
Sappiamo che le circostanze sono molto difficili, ma possiamo ugualmente ricavarne qualcosa di positivo: questa situazione ci ha dato la possibilità di costruire i nostri rapporti con Dio, di praticare le diverse virtù della pazienza, dell'umiltà e del silenzio e di accrescere la nostra fede in Dio. Ci incoraggia a sopportare tutte le sofferenze per la gloria di Dio come Gesù ha sofferto per la nostra salvezza. È un'occasione d'oro per le famiglie di trascorrere del tempo insieme, specialmente per coloro che sono impegnati nella loro vita professionale. Può essere una nostra meravigliosa esperienza per rinnovare la nostra vita accettando la volontà di Dio in questo momento difficile.
Monika
Data la situazione presente del mondo, il coronavirus si è diffuso anche in Pakistan. Tutti soffrono, ma specialmente quelli che ne sono colpiti e molti sono i morti a causa di questa epidemia. Molti giovani dottori, suore e sacerdoti hanno rischiato per servire l'umanità in questo momento pericoloso e hanno offerto la loro preziosa vita a Dio salvando le altre anime. La loro morte è una grande perdita per la Chiesa e anche per il governo.
A causa del coronavirus siamo chiusi in casa. Molte zone del Pakistan come Karachi, Islamabad, Lahore, Faisalabad e Multan sono sigillate.
Io appartengo alla comunità di Multan. Nella situazione attuale, se guardiamo al livello di istruzione degli studenti, stiamo peggiorando, perché le scuole sono chiuse e anche a noi non è permesso chiamare i nostri insegnanti.
Mentre stiamo a casa stiamo facendo del nostro meglio. Ad esempio, ogni insegnante ha creato un gruppo degli studenti di ogni classe, stiamo inviando loro i compiti tramite WhatsApp e alcuni insegnanti stanno facendo l loro lezioni su Google Meet e su Zoom. Per quegli studenti che non hanno alcuna possibilità di una connessione internet, prepariamo gli appunti e li lasciamo in ufficio, così uno per uno vengono con i loro genitori e prendono i loro appunti. In questo modo stiamo cercando di coinvolgere gli studenti nell'istruzione utilizzando la tecnologia moderna in un modo migliore e ci teniamo anche in contatto con i loro genitori. A volte i genitori condividono le loro preoccupazioni economiche, finanziariamente sono molto poveri e per questo non pagano le rette nelle nostre scuole. Qualche volta perdono la speranza, ma noi li incoraggiamo e li guidiamo ad avere fiducia in Dio, è Lui che può risolvere i nostri problemi. Assicuriamo loro che stiamo pregando per loro.
Stiamo coinvolgendo il nostro personale domestico in diverse attività. Qualsiasi appello che riceviamo dal Santo Padre, lo condividiamo con loro. Ad esempio, nel mese di maggio, il papa ha chiesto una giornata di digiuno e preghiera per la fine della pandemia, così anche i nostri aiutanti ci lo hanno seguito. Noi e i nostri aiutanti abbiamo recitato il Padre Nostro il 25 marzo alle 12:00 secondo la richiesta del Santo Padre. Ispiriamo i nostri collaboratori a pregare con le loro famiglie e facciamo lo stesso nella nostra comunità.
Di notte alle 21:30 abbiamo seguito l'adorazione e recitato il Santo Rosario con il Santo Padre attraverso i canali multimediali. Alle 17:30 abbiamo avuto un'ora di adorazione in cui abbiamo mostrato diversi simboli dell'universo come menzionato nella “Laudato Sii”. Abbiamo letto i diversi passaggi di questo documento e abbiamo recitato il Rosario per tutte le intenzioni del Santo Padre.
Nel mese di maggio gli altri anni recitavamo il rosario di fronte alla grotta di Maria, cui partecipavano anche persone esterne alla comunità; e il 31 maggio, nella festa della visita di Maria a Santa Elisabetta, essi portavano la loro offerta sotto forma di cibo, denaro e veli e doni alla Madonna.
Anche quest’anno abbiamo potuto recitare il Rosario con le persone, ma non sono potuti venire in tanti a causa del coronavirus: da soli o a due per due, a seconda del loro tempo, sono venuti e hanno pregato perché hanno una grande devozione per la Madonna. Dopo il Rosario abbiamo pregato la Madonna (la preghiera alla Vergine Maria per la protezione durante la pandemia di Coronavirus) che il Santo Padre ha chiesto di recitare, abbiamo distribuito la preghiera alla gente in modo che a casa possano pregare la Madonna. Nella comunità preghiamo sempre di più dal giorno in cui è iniziato questo virus. Abbiamo iniziato un'ora di adorazione ogni giorno, per la fine della pandemia e recitiamo la coroncina della misericordia per chiedere la misericordia di Dio.
La delegata ha chiesto che anche durante il lockdown si trovi il modo di essere in contatto con il nostro popolo attraverso diversi mezzi di apostolato per essere loro di sostegno e consolazione e nutrire la loro fede perché siano cristiani autentici, forti e fedeli al Signore fino all’ultimo respiro.
Così abbiamo pensato di prendere delle frasi della nostra fondatrice, Luigia Tincani, e preparare degli MMS da inserire sulla nostra pagina Facebook intitolata: "DOMENICANE MISSIONARIE DELLA SCUOLA Pakistan". Questo deve essere il risultato del nostro studio sugli scritti della fondatrice o delle sorelle Anna Maria Balducci, Edda Ducci, Giuliana Cavallini ecc.
Sappiamo che le circostanze sono molto difficili, ma possiamo ugualmente ricavarne qualcosa di positivo: questa situazione ci ha dato la possibilità di costruire i nostri rapporti con Dio, di praticare le diverse virtù della pazienza, dell'umiltà e del silenzio e di accrescere la nostra fede in Dio. Ci incoraggia a sopportare tutte le sofferenze per la gloria di Dio come Gesù ha sofferto per la nostra salvezza. È un'occasione d'oro per le famiglie di trascorrere del tempo insieme, specialmente per coloro che sono impegnati nella loro vita professionale. Può essere una nostra meravigliosa esperienza per rinnovare la nostra vita accettando la volontà di Dio in questo momento difficile.
Monika