Di fronte alle enormi disuguaglianze che il progresso tecnologico attualmente non riesce ad attenuare, per le carenze e anche le responsabilità registrabili sul piano della valorizzazione delle risorse del pianeta, della maturazione politica e dei programmi nazionali e internazionali di sviluppo, il singolo sente la responsabilità di contribuire nella misura delle sue piccole possibilità, nella logica dei “cinque pani e due pesci” che un ragazzo diede a Gesù per consentirgli di sfamare la folla che lo circondava (Gv 6, 9).
Una strada di collaborazione possibile a tutti e sicuramente utile è quella di partire dall’essenziale: l’educazione delle nuove generazioni nei luoghi dove i ragazzi e i giovani sono la maggioranza ma spesso non hanno una formazione che li renda capaci di incidere positivamente nelle società di appartenenza.
- In collaborazione con le Missionarie della Scuola operanti in Pakistan e in India possiamo sostenere le famiglie e le Chiese locali con adozioni a distanza che permettano di nutrire, vestire e far studiare bambini e ragazzi (soprattutto cristiani ma anche hindu e musulmani) che non avrebbero questa possibilità, ma che nelle scuole cattoliche potrebbero imparare a crescere nel rispetto reciproco e nell’impegno a migliorare la società in cui vivono, per costruire un mondo migliore.
Con una quota di 200,00 euro l’anno si può assicurare l’aiuto a uno di questi bambini e seguirne la crescita anche intessendo un rapporto di amicizia con loro e con le loro famiglie.
- In Pakistan poi ci sono famiglie ridotte in schiavitù per debiti anche piccoli, contratti con padroni di fornaci di mattoni, che impongono interessi da usura per sfruttarli e abusare di loro in tutti i modi. Così i bambini non possono studiare e non hanno futuro.
Le possibilità di aiuto sono molte: si possono riscattare queste famiglie o i loro bambini pagando il debito oppure si può promuoverne il riscatto sociale dando nuove possibilità di lavoro per i genitori e di istruzione per i figli.
Chi vuol saperne di più può scriverci a questo indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.